mercoledì 5 novembre 2014

Novembre: tempo di pioggia ma anche di Artissima

E così novembre è arrivato. Ha portato con sé una pioggia torrenziale, è vero, ma questo non ci impedirà di trascorrere il prossimo weekend a Torino. La città è già in fermento, è tempo di Artissima. Da sempre è la fiera che preferisco: vicina ma non provinciale (la prova che anche in Italia gli eventi possono essere di qualità), fresca e giovane nelle proposte, ma allo stesso tempo solida e affidabile.

Per prepararci a questi giorni intensissimi ecco come di consueto una breve guida a ciò che circonda la main fair, dove troveremo le gallerie più interessanti a livello internazionale e la sezione new entries, dedicata alle gallerie più giovani. Confermate anche le ormai classiche Back to the Future (perché un po’ di nostalgia per il passato c’è sempre) e Present Future (piattaforma di lancio per i nuovi talenti).

Novità di quest’anno è Per4m, la sezione dedicata alla performance introdotta anche dall’ultima edizione di Frieze con Live. 16 lavori performativi, 4 per ogni giornata di apertura della fiera, verranno presentati in una location dedicata dell’Oval per dare spazio a quegli artisti che utilizzano la performance come medium privilegiato o comunque in modo continuativo. A Per4m è associato anche un premio assegnato dalla giuria internazionale, non vedo l’ora di conoscere il vincitore!

I tre curatori di Shit and Die a Palazzo Cavour
Fuori fiera: da non perdere la già chiacchieratissima mostra curata da Maurizio Cattelan (con Myriam Ben Salah e Marta Papini) nello storico Palazzo Cavour: Shit and Die è il titolo provocatorio ispirato a un neon di Bruce Nauman e scelto dall’ex artista (o almeno così gli piace farci credere) per raccontare in sette sezioni diversi aspetti della città di Torino, come il suo passato di città industriale ormai in declino, la fascinazione per il collezionismo, il feticismo per gli oggetti, insieme al lavoro di artisti torinesi e produzioni site specific, commissionate per l'occasione. Protagoniste la vita e la morte, da cui nessuno, né noi né Nietzsche né Camillo Cavour ha scampo.

Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo continuano le tre mostre in corso: la collettiva Beware Wet Paint, una riflessione sullo stato della pittura contemporanea e i solo show del giovane David Ostrowski (1982, Colonia) e di Isa Genzken (1949, Bad Oldesloe).

Al Castello di Rivoli proseguono le mostre Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme e la personale di Sophie Call MAdRE. Da venerdì saranno visibili anche le opere realizzate grazie al  Premio Illy 2013, aggiudicato ex aequo all’artista francese Caroline Achaintre e a Fatma Bucak, di nazionalità turca, selezionate nell’ambito della scorsa edizione di Present Future di Artissima.

Appuntamento con i Masbedo alla Fondazione Merz
La Fondazione Merz presenta un progetto dei Masbedo, Todestriebe: i 9 video - alcuni inediti, mentre altri ripercorrono la carriera della coppia di artisti - sono concepiti come un’unica grande installazione in cui immergersi completamente per riflettere sul tema dell’incomunicabilità. Il progetto nasce sulla scia di The Lack, primo film dei Masbedo, presentato recentemente alla 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Giornate degli Autori. Come da tradizione la Fondazione ha invitato il duo a dialogare con la figura e l’opera di Mario Merz: prendendo spunto dal video Lumaca, realizzato da Gerry Schum nel 1970, in cui l’artista torinese disegna una spirale su un vetro è nata un’opera collettiva dal formato installativo che coinvolge diversi video artisti internazionali (tra cui Jan Fabre, Marzia Migliora, Catherine Sullivan, Nicolas Provost, Sigalit Landau, Shaun Gladwell, Damir Ocko, Emmanuelle Antille, Rä Di Martino, Gianluca e Massimiliano De Serio).

Per i più “selvaggi” torna per il quinto anno The Others, la sezione off della fiera riservata a tutti gli operatori (spazi espositivi anche no profit, fondazioni, curatori, progetti editoriali e quant’altro) la cui programmazione è dedicata esclusivamente ai giovani artisti, chiamati a indagare The Wild Side. Nell’ottica di superare il classico concetto di stand fieristico e generare un percorso di visita vario, dinamico e il più ampio possibile il fee di partecipazione è stato notevolmente ridotto in modo da coinvolgere più realtà.

In ultimo, per gli amanti della storia dell’arte è riconfermata Flashback, con un fitto panel di incontri sul restauro, sulla convivenza di antico e contemporaneo, sulle potenzialità della rete e sulle agevolazioni fiscali per l’aquisto o la donazione di opere d’arte (bel tema!). Non mancherà anche qui il coinvolgimento performativo con due interventi dell’artista Alessandro Bulgini domani e venerdì alle 17.00.

Ci vediamo a Torino!

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