giovedì 18 giugno 2015

Don’t shoot the painter! La pittura contemporanea alla GAM di Milano

Sono sempre più frequenti e fortunati gli incontri fra l’arte contemporanea e la storia dell’arte. Così ormai da un anno anche la GAM di Milano ha inaugurato la partnership con UBS per lasciare che le sue splendide sale possano tornare a vivere grazie all’intervento economico privato e non rinunciando alla contaminazione con l’arte dei nostri giorni. 

Chiusa la mostra di Medardo Rosso è arrivata ieri e continua per tutta l'estate la collettiva Don’t shoot the painter curata da Francesco Bonami che presenta oltre cento opere della UBS Art Collection. Il titolo parafrasa ironicamente la frase “don’t shoot the pianist” tipica dei saloon che compaiono nei film western. Qual è il senso? La mostra è un’antologia della pittura dagli anni Sessanta a oggi: pittura intesa come ancora di salvataggio e certezza in un periodo di confusione e commistione dei linguaggi. Proprio come la musica del pianista riporta l’ordine nel caos del saloon, il buon vecchio quadro con i suoi generi codificati, il ritratto, il paesaggio, ci rassicura





Gi artisti in campo sono tanti, con nomi di grande risonanza: da Baldessari a Basquiat, da Michaël Borremans ai nostri Chia, Clemente e Cucchi, passando per Gilbert & George, Katharina Grosse, Gursky, Hirst, Katz, Bharti Kher, Richter, Struth e Sugimoto. 



Insomma, una passeggiata lungo gli ultimi decenni con alcune opere da togliere il fiato e quindi un’ottima operazione per la GAM nell’estate di Expo 2015. Ma trovo che qualcosa non funzioni. L’idea di ricreare un allestimento da “camera delle meraviglie”, che quindi richiama sia il collezionismo da cui è nata la GAM, con le donazioni che le hanno dato vita,  sia quello contemporaneo di UBS, è di grande impatto. Ma le fotografie che riproducono le sale della GAM come quando ne ospitano la collezione permanente soffocano inesorabilmente le opere di Basquiat e co. creando più che un dialogo una sorta di corto circuito cronologico. Peccato. 

Non perdete ad ogni modo questa occasione e fatemi sapere se la pensate come me! 
La mostra continua fino al 4 ottobre alla GAM

lunedì 15 giugno 2015

L’Italia cresce nella classifica dei collezionisti mondiali di ArtNews

Si apre la settimana di ArtBasel, da sempre la fiera più solida e garanzia di qualità e ne approfitto per fare qualche considerazione su una notizia letta qualche giorno fa. Come ogni anno ArtNews ha pubblicato la classifica dei collezionisti internazionali più attivi e impegnati e… udite, udite: l’Italia non se la cava affatto male

Fino al 2013 solo la coppia Miuccia Prada - Patrizio Bertelli era riuscita a entrare nella top 200 di ArtNews. E il loro impegno in questi ultimi tempi ha dato meravigliosi frutti, con la Fondazione Prada di Milano come ciliegina sulla torta. Lo scorso anno finalmente anche Patrizia Sandretto e la famiglia Maramotti sono stati inclusi dagli esperti di settore nel prestigioso ranking, ma quest’anno la vera notizia è che altri tre italiani rappresentano con orgoglio la categoria. Italiane, anzi. Sì, perché il collezionismo è sempre più al femminile grazie a Ginevra Elkann, Nicoletta Fiorucci e Valeria Napoleone. Sono contento di leggere notizie di questo tipo e sfatare ogni tanto il falso mito di un'Italia povera culturalmente e non all'altezza del sistema internazionale. 


Patrizio Bertelli e Miuccia Prada - foto via artnews

Ginevra Elkann è anche molto giovane. Ovviamente deve la sua passione ai nonni Gianni e Mariella Agnelli, ma il suo impegno con la Pinacoteca Agnelli è un evidente passo avanti che dimostra la svolta verso il contemporaneo. Negli ultimi anni le mostre su collezioni private, come quella su Jean Pigozzi, Damien Hirst, Alexander von Vegesack hanno contribuito a rendere Torino una delle tappe obbligate del circuito dell'arte contemporanea.
Nicoletta Fiorucci è collezionista di lunga data, dall'arte classica è approdata all'arte povera per poi dedicarsi con grande energia all'arte contemporanea dando vita dal 2010 a un nuovo filone tutto femminile. Il suo impegno si concretizza nel Fiorucci Art Trust (che però ha sede a Londra...). 

Per Valeria Napoleone il collezionismo è una vera e propria professione, anche come mecenate di giovani promesse

I  miei complimenti a tutti! 




martedì 9 giugno 2015

Tutta la famiglia di Otto Zoo in mostra per l’estate

Vi siete persi qualche mostra del programma di Otto Zoo quest’anno? Non conoscete la galleria? Allora Family Guys è l’occasione che fa per voi! Per tutta l’estate gli artisti del frizzante spazio di Via Vigevano 8 a Milano dialogheranno fra loro in una collettiva che mette in gioco le diverse poetiche, riflessioni e obiettivi della “squadra”.

L’appuntamento è questa sera alle 18.30 per l’inaugurazione, ma poi avrete tempo fino al 17 luglio dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19 per lasciarvi incuriosire dagli accostamenti.

Questi i nomi degli artisti di Otto Zoo, tutti piuttosto giovani e di grande talento: 

Fabrizio Bellomo (Bari, 1982)
Anne-Lise Coste (Marsiglia, 1973)
T-Yong Chung (Tae-gu, 1977)
Nicoletta Dalfino Spinelli (Bari, 1987)
Marjolijn De Wit (Bennekom,1979)
Gregory Forstner (Douala, 1975)
Sandro Kopp (Heidelberg, 1978)
Eva Marathaki (Atene, 1977)
Tiziano Martini (Soltau, 1983)
Sebastiano Mauri (Milano, 1972)
Maria Morganti (Milano, 1965)
Agne Raceviciute (Klaipeda, 1988)
Jani Ruscica (Savonlinna, 1978)
Giulio Squillacciotti (Roma 1982)
Serena Vestrucci (Milano 1986)

Non perdetela, aspetto di conoscere il vostro preferito


domenica 7 giugno 2015

In Liguria per il weekend? Non perdere il nuovo appuntamento con MiramART!

Avevo già scritto qualche tempo fa di MiramART, la nuova associazione culturale dedicata alla promozione dell'arte contemporanea in Liguria e nata dall'idea di Andrea Fustinoni e Andrea Botto. L'estate è sicuramente il periodo migliore per non perdere gli appuntamenti che questa nuova realtà ha progettato e vi invito dunque a segnare in agenda il prossimo: sabato 13 giugno alle 17.30.


Grazie anche alla preziosa collaborazione del museo di Villa Croce di Genova, MiramART invita alla presentazione del libro di Anna Detheridge Scultori della speranza. L'arte nel contesto della globalizzazione, con l'intervento eccezionale degli artisti Claudia Losi e Cesare Viel.

Non solo! La presentazione coincide con l'inaugurazione della mostra Collezionare il futuro. 40 anni della collezione Sergio Bertola. Un doppio evento da non perdere, appuntamento dunque a Genova per il weekend!




sabato 6 giugno 2015

Francesi sempre più bigotti? Bocciato anche Kapoor a Versailles

Ci risiamo. Vi ricordate l'affaire Paul McCarthy-sex toy in Place Vendome? In questi giorni l'opinione pubblica francese ha perso una nuova occasione per dimostrarsi open-minded, criticando il progetto di Anish Kapoor di esporre una delle sue celebri e monumentali sculture nei giardini di Versailles. La colpa sarebbe l'allusione sessuale celata dietro le forme dell'installazione, che ricorda un organo sessuale femminile. Sicuramente ve la ricorderete perché anni fa è stata esposta alla Fabbrica del Vapore a Milano, con l'ironico titolo Dirty Corner...


Pare che la polemica non sia nata tanto per le forme, quanto ancora una volta per la scelta di un luogo fortemente rappresentativo e identitario per la Francia come la Reggia di Versailles. Di cui forse i francesi hanno rimosso il passato, da Luigi XIV e Maria Antonietta...



Tornando a parlare di arte, la mostra si prospetta favolosa come da tradizione: il dialogo fra la poesia dei giardini e gli interventi contemporanei è sempre suggestivo, così come negli scorsi anni è stato per i progetti di Jeff Koons, Takashi Murakami e l'italianissimo Giuseppe Penone nel 2013.



Quali opera ha scelto Anish Kapoor per Versailles? Le installazioni sono in totale sei. Oltre a Dirty Corner vedremo ad esempio la C-Curve riflettere l'architettura del celebre palazzo (foto sopra), gli spari di cera rossa di Shooting into the corner e lo straordinario Sky mirror.



La mostra inaugura domani e chiude a novembre. Viaggio estivo a Parigi da segnare in agenda!




foto via artnetnews.com


giovedì 4 giugno 2015

Una nuova mostra all'Hangar Bicocca per la caldissima Milano

Rientrati tutti dal ponte in una Milano più calda che mai, torniamo a dedicarci all'arte e godiamoci le giornate che si allungano. Il primo appuntamento imperdibile è con l'Hangar Bicocca, dove si può tirare anche un po' più tardi, magari gustando un aperitivo, e dove questa sera inaugura la prima personale italiana di Damián Ortega.

Damian Ortega - foto via hangarbicocca.org
Vicente Todolì ci ha ormai abituati alla vivace programmazione della sede Pirelli: è qui che passano per la prima volta artisti internazionali ormai affermati, è solo qui (purtroppo) che trovano gli spazi necessari per le proprie installazioni di grandi dimensioni. E allora vale la pena ancora una volta uscire di poco dalla città per il Casino - così si intitola la mostra - dell'artista messicano.

Il fulcro della mostra sarà la Beetle Trilogy dedicata al famosissimo maggiolino Volkswagen, ma l'occasione è ghiotta soprattutto per scoprire le relazioni fra sculture, installazioni e film di Ortega, che ha fatto dell'ironia e degli accostamenti improbabili fra oggetti di recupero la sua chiave per veicolare in maniera apparentemente leggera anche i contenuti più profondi.

Juan Munoz - foto via hangarbicocca.org 
Per l'occasione si terrà anche la performance Moby Dick del 2004 e per chi non l'avesse ancora vista può lasciarsi togliere il fiato anche dalla retrospettiva su Juan Munoz, aperta già da un po'.

Trovate tutte le info sul sito ufficiale di Hangar Bicocca, dove ho piacevolmente scoperto anche una programmazione di visite e attività all'altezza di un museo internazionale.