Buona lettura!
In
questi anni ho avuto modo di conoscere da vicino la realtà del Volo. Se dovessi
riassumere in due parole il loro operato credo che sarebbero CORAGGIO e
LUNGIMIRANZA. Il coraggio di aver dato vita, ormai quindici anni fa, a un
progetto difficile con lo scopo di aprire uno squarcio su una tematica assai
delicata e spesso dimenticata. Per paura, vergogna, ma soprattutto per scarsa
conoscenza. Il coraggio di aver scelto di dedicarsi anima e corpo alla causa
dei ragazzi dai 18 ai 35: l’età in cui si abbandona l’innocenza e quindi quella
in cui è facile cedere, sotto il peso delle responsabilità che l’essere adulto
comporta. Il coraggio di aver creduto che dal disagio psicologico si può
riemergere e lo si può fare solo valorizzando l’identità e la soddisfazione
della persona, solo ricordando che l’attività di cura e riabilitazione non sono
fini a loro stesse ma devono preoccuparsi del “dopo”.
E
qui si manifesta la lungimiranza: il progetto della Comunità Terapeutica di
Villa Ratti è ormai rodato, ma sempre in evoluzione. L’obiettivo è di rendere
il più sereno possibile il passaggio dall’ambiente protetto della comunità alla
vita “fuori”, dove l’emergenza di trovare una casa e un lavoro rischia di
compromettere la stabilità raggiunta con grande volontà durante il periodo di
terapia. In quest’ottica, negli ultimi anni ho visto crescere esponenzialmente
l’operato del l’associazione, prima con la Trattoria del Volo, poi con
l’attività di catering e, dallo scorso anno, con il programma di
ortofloricoltura. Progetti che aiutano i ragazzi a conoscere le dinamiche del
lavoro retribuito, permettendo loro un graduale inserimento. Progetti concreti,
i cui risultati si possono toccare con mano visitando la Comunità di Villa
Ratti e incontrando i ragazzi, ascoltando le loro storie, o anche semplicemente
scegliendo di trascorrere una serata alla Trattoria.
Credo
sia questo il vero punto di forza del Volo: la scelta di qualità, la volontà di
migliorarsi in continuazione, di offrire un servizio sempre più completo ed
efficace, di non adagiarsi sugli ottimi risultati conseguiti.
Perché
tutto ciò prenda forma bisogna però fare i conti con i finanziamenti. Ed ecco
il motivo che ha dato origine a “Scusate il Disturbo”, ormai alla sesta
edizione. Un’asta di raccolta fondi che in realtà è una vera e propria mostra e
che quest’anno è cresciuta esponenzialmente grazie alla collaborazione
volontaria di diversi “addetti ai lavori” i quali da mesi lavorano senza tregua
al recupero e alla selezione delle opere, oltre che al coordinamento
dell’evento. Il risultato credo sia andato ben oltre le aspettative, con la
collaborazione di grandi istituzioni come il PAC, di un battitore d’eccezione, il Dott. Filippo Iotti di Sotheby's, e soprattutto con opere d’arte di qualità. Ve
ne accorgerete sfogliando le pagine di questo catalogo, a sua volta curato nel
minimo dettaglio perché fosse il più possibile comprensibile e piacevole. Un altro
instancabile lavoro che dimostra la serietà del Volo e di chi come me ci ha
creduto e ha scelto di dare il suo contributo.
Tutto
questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di molti collezionisti,
galleristi e artisti che hanno compreso la serietà del progetto e si sono fatti
avanti senza indugio, donando delle opere o realizzandone di nuove, come nel
caso delle biciclette decorate dagli street
artist. Colgo l’occasione per ringraziarli approfittando di queste poche
righe. Questo dimostra quanto il mondo dell’arte possa essere generoso, quanto
davvero la bellezza possa talvolta salvare il mondo, parafrasando Dostoevskij. Una convinzione che ha dato vita anche ai
laboratori creativi di Villa Ratti, di cui potrete vedere alcuni esiti fra
qualche pagina, ma che vedono il risultato più efficace nei racconti dei
ragazzi.
Grazie anche a voi che state leggendo, avendo scelto di dedicare
qualche minuto del vostro tempo alla conoscenza della realtà del Volo. Ora
potete fare molto contribuendo all’asta, con la consapevolezza di aver aiutato
a crescere il progetto e il piacere di aver scelto per sé un’opera d’arte con
un valore aggiunto inestimabile.
Parola di collezionista.