martedì 24 novembre 2015

Un tuffo nella Natura a Villa Panza

L’Expo si è chiusa ormai da quasi un mese e la velocità con cui viviamo la vita di tutti i giorni ce la fa apparire già molto lontana. Senza voler fare polemiche gratuite e banali, io credo che gran parte della ricchezza di Expo sia rappresentata dalle mostre ed eventi collaterali che al tema madre del “Nutrire il Pianeta” si sono più o meno liberamente ispirate. Uno di questi è sicuramente la mostra di Villa Panza, Natura Naturans


La mostra ha aperto a giugno ma proseguirà fino a febbraio 2016 e mai come in questo caso vale la pena tornarci più volte, scoprire come cambia attraverso le stagioni. Visitarla ora significa approfittare dei cieli limpidi e freddi che questo anomalo autunno ci sta regalando e aggiungere un tocco di poesia al lavoro di due artisti che si completano a vicenda


Da una parte Roxy Paine, occhi puntati sul lavoro dell’uomo, sul regno dell’artificiale, attraverso il quale prova a imitare i processi più mutevoli e nascosti della natura: la nascita dei funghi e delle muffe descritta per mezzo di lacche e polimeri. Dall’altra Meg Webster e le sua grandi installazioni dove i protagonisti sono gli elementi naturali, prima fra tutti la terra.



Qui vedete qualche foto, ma vivere le installazioni, camminarci, poterle anche annusare in certi casi, come per Stick Spiral di Meg Webster, ricostruita per l’occasione con arbusti locali, sapete bene che è un’altra cosa. 


Non mancate allora di fare una gita domenicale a Varese. L’occasione è ghiotta anche per un giro nella collezione permanente e le installazioni di Flavin e Turrell. Il Ganzfeld è visitabile ancora per un po’, grazie alla disponibilità del FAI. 





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