mercoledì 9 marzo 2016

Scoprite Tony Lewis al Museo Marino Marini di Firenze

Vi avevo già parlato del Museo Marino Marini di Firenze tempo fa, a proposito della mostra personale di Francesco Gennari, artista che seguo e amo molto. Sono contento di poterne scrivere di nuovo e seguire sempre la programmazione orchestrata dal bravissimo direttore Alberto Salvadori. Questa volta l’occasione è la prima mostra di Tony Lewis in uno spazio istituzionale italiano che inaugura sabato 12

Tony Lewis è nato a Los Angeles nel 1986, è giovane e talentuoso e da anni vive e lavora a Chicago. Lo avrete già visto sicuramente da Massimo De Carlo a Milano.

Questa mostra è speciale: studiata per gli spazi della cripta del museo, una sfida certo non semplice e uno spunto assai diverso dai white cube delle gallerie d’arte contemporanea. Tony Lewis si conferma così come uno degli artisti più interessanti del momento fra i concettuali americani, prediligendo nelle sue opere l’analisi del linguaggio, delle parole e il loro effetto. Il suo lavoro è prevalentemente costruito in relazione alla scrittura e al suo valore semantico e lessicale. 



Per la prima volta l’artista ha deciso di lavorare con un materiale diverso dalla grafite, utilizzando per una delle opere dei pigmenti puri tipici della tradizione pittorica fiorentina.

L’opera più suggestiva credo sarà la scritta a parete, 7 look people in the eye, realizzata con viti, elastici e pigmenti, che evoca una sentenza delle centinaia che moralisticamente andavano a costruire la grammatica del comportamento per le famiglie della working class e piccola borghesia americana contenute nel libro Life’s little instruction book


Non vedo l’ora di visitare nuovamente il Museo Marino Marini e invito tutti voi di passaggio a Firenze ad andarci! 
Se volete sapere di più sul museo e il suo direttore leggete una delle ultime interviste qui

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