mercoledì 12 ottobre 2016

"La fine del mondo" per il nuovo inizio del Centro Pecci di Prato

Ebbene sì, finalmente si può dire che manca pochissimo alla riapertura di una vera istituzione per l'arte contemporanea italiana: il Centro Luigi Pecci di Prato riapre al pubblico dopo anni di chiusura, dislocamento, lavori di ristrutturazione.

Il progetto di riqualificazione dell’edificio originario di Italo Gamberini sfociato nell’avveniristico ampliamento a forma di navicella spaziale pensato da Maurice Nio è concluso e aprirà le porte il 16 ottobre. Per l’occasione il direttore Fabio Cavallucci, insieme a un folto team curatoriale, propone la mostra "La Fine del Mondo"


50 artisti internazionali sono stati chiamati a raccontare la contemporaneità come osservandola da lontano nello spazio e nel tempo, per costruire una mostra che si prospetta sensazionale e che coprirà l’intera superficie espositiva del museo, oltre 3000 metri quadrati



Ciò che più mi incuriosisce è il dialogo che spero si potrà creare fra opere appartenenti a linguaggi distanti fra loro in uno spazio del tutto inedito che dimostra il coraggio di questa istituzione, l'unica (fra quelle pubbliche) ad aver avuto il coraggio di rinnovarsi negli ultimi dieci anni in Italia. 

In bocca al lupo al Centro Luigi Pecci di Prato. Spero di visitarlo presto, fatemi sapere che ne pensate! 


foto via centropecci.it e artribune.it 

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