Con Herbivorous Carnivorous, Perrone affronta con coraggio un tecnica sperimentale e scopre le nuove potenzialità di questo materiale per indagare i temi a lui più cari: la vita rurale, i lavori umili, accompagnati dall’iconografia tipica delle zone di campagna.
Qual è l’aspetto più affascinante del lavoro di Diego Perrone? La sua imprevedibilità. Una notevole quantità di vetro fuso viene colato in un calco di gesso e posto, in una seconda fase, in forni ad alta temperatura. Qui il vetro subisce un processo di alterazione che può durare molte settimane. L’artista vi aggiunge minerali e ossidi colorati, ma l’esito finale è assolutamente indomabile. Le fusioni e le mescolanze, le cromie e le sfumature si rivelano, all’artista stesso, dopo un lungo periodo di gestazione e di attesa.
Interessante, oltre alle sculture, anche la serie di disegni isolati in una stanza il cui intonaco rosa sembra scivolare verso il pavimento.
Massimo De Carlo
Via Giovanni Ventura 5, 20134 Milanofino al 11 marzo 2017
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