venerdì 26 maggio 2017

Oltre la Biennale: Yuri Ancarani al Caffè Florian

Fra gli appuntamenti extra Biennale vi segnalo l’inedita video installazione di Yuri Ancarani nella storica Sala delle Stagioni del Caffè Florian. 

Il Caffè veneziano vanta una storia di quasi tre secoli e non è nuovo a incursioni artistiche di alto livello: in passato hanno esposto qui Mimmo Rotella, Gaetano Pesce, Arcangelo, Botto&Bruno, solo per citarne alcuni. 
foto dell'installazione via artribune.com

L’installazione di Ancarani si intitola RIO GRANDE. Postcards from the border e tratta un tema di grande attualità. Il confine di cui parla il titolo è quello fra Texas e Messico, di cui aspettiamo le evoluzioni (o involuzioni) post Trump. Ancarani racconta le contraddizioni di una terra difficile e inospitale, ma altrettanto affascinante e stimolante. 

Sono contento di sapere che Ancarani, dopo laver preso parte alla Biennale di Gioni, abbia proseguito con talento la sua carriera e sia approdato in questo luogo ricco di fascino. 


Da vedere entro il 10 settembre. 

martedì 23 maggio 2017

Oltre la Biennale: Shirin Neshat al Museo Correr

Questo mese il blog è molto veneziano, ca va sans dir. Vi segnalo alcuni appuntamenti extra Biennale d'Arte assolutamente da non mancare.

Il primo è quello con la mia adorata Shirin Neshat che porta al Museo Correr il progetto The Home of My Eyes. L'installazione fotografica giunge così per la prima volta in Europa dopo l'esordio a Baku nel 2015.

Le grandi fotografie in bianco e nero dell'artista iraniana circondano un’antica scultura della Santa Vergine, parte della collezione del Museo Correr. In questo modo Maria sembra accogliere e proteggere i soggetti fotografati, uomini e donne di diverse generazioni, intervistati da Shirin Neshat nel 2014-15 in Azerbaijan. 

I temi sono quelli della cultura, dell’identità e del concetto di casa. Le mani e i volti delle persone ritratte raccontano attraverso la calligrafia il loro pensiero


In mostra anche il video Roja (2016), un lavoro sul concetto di “spostamento” delle popolazioni, sulla paura dello “straniero” e della “terra straniera”. 

lunedì 8 maggio 2017

Attesissimo Vezzoli da Prada: cosa ci aspetta?

Questa sera the place to be è la Fondazione Prada che presenta il tanto atteso progetto di Francesco Vezzoli come curatore: “TV 70: Francesco Vezzoli guarda la Rai”. Gli spazi della galleria Nord, del Podium e della galleria Sud saranno invasi dalle associazioni visive e semantiche praticate da Vezzoli sul patrimonio televisivo nazional-popolare nel decennio di maggior sperimentazione e avanguardia.


Sono curioso di vedere l’allestimento dei parigini Mathias Augustyniak e Michael Amzalag, basato sulla combinazione delle tradizionali condizioni espositive museali con il passaggio sullo schermo dell’immagine in movimento, attraverso l’alternanza di buio e luce.


Attenzione: il valore aggiunto, oltre ai preziosissimi frammenti tratti dalle Teche RAI, sono i dipinti, le sculture e le installazioni selezionati con il supporto curatoriale di Cristiana Perrella e la consulenza scientifica di Massimo Bernardini e Marco Senaldi. Una riflessione sulla televisione pubblica italiana in relazione all’arte e alla politica coeve

sabato 6 maggio 2017

Questa sera performance da CLS Architetti

Per chi resta a Milano questa sera tappa obbligatoria da CLS Architetti per il secondo evento della programmazione di Converso

L’ex navata anteriore della Chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, dal 2014 riadattata in maniera geniale nello studio di architettura di Massimilano Locatelli e soci, ospiterà la performance di Ligia Lewis, coreografa e ballerina dominicana che lavora fra Berlino e Los Angeles. 

Minor Matter, questo il titolo della performance, è un esame della politica della rappresentazione attraverso la danza e l’uso del corpo fino ai propri limiti di forza e agilità. Il tema è principalmente quello della rappresentazione dell'essere "black". 



Accompagnata da Jonathan Gonzalez e Tiran Willemse, Ligia Lewis porterà in scena un’azione potente: “I want to turn you inside out and step into your skin”. Con queste premesse i tre corpi si sfidano e si fondono fra loro e con lo spazio, in una triangolazione di architettura, corpo umano e mise-en-scène che nello spazio della Chiesa non potrà che essere meraviglioso. 

Altamente consigliato, trovate le info sul sito ufficiale di CLS Architetti.