Prosegue il programma di mostre curato da Roberta Tenconi per
Hangar Bicocca con la mostra personale di Eva Kot’átková (Praga, 1982) “The Dream
Machine is Asleep” che inaugura questa sera.
Si tratta di un progetto inedito che affianca opere esistenti
a nuove produzioni, tra
installazioni, sculture, oggetti fuori scala, collage e momenti performativi.
L’idea di fondo è
che il corpo umano sia una macchina, un grande organismo il cui funzionamento
necessita di revisioni, rigenerazione e riposo. Il titolo si riferisce al sonno
come momento in cui si creano nuove visioni e mondi paralleli.
La mostra esplora le nostre proiezioni e i pensieri più
intimi, le ansie e il disorientamento del vivere contemporaneo in un percorso
decisamente immersivo. In questo senso i visitatori sono invitati ad
attraversare l’opera “Stomach of the World” per accedere allo spazio espositivo. Nell’ottica
di Eva Kot’átková si tratta di un’allegoria del mondo, un organismo
caotico che alterna processi di assimilazione famelica, a momenti di stasi, di
empatia o di scontro tra i suoi abitanti, a fasi di controllo, digestione,
espulsione e riciclo delle “scorie” prodotte, ovvero le fobie e gli stati
d’ansia. L’opera, composta da un video presentato all’interno di
un’installazione percorribile dai visitatori e a forma di stomaco, si avvale di
protagonisti e immagini presi dal mondo dell’infanzia e della mitologia.
Al centro della mostra “The Dream Machine is Asleep” è l’omonima
installazione, un gigantesco letto alla cui base è presente quello che
l’artista definisce un ufficio per la creazione di sogni. Con questo lavoro Eva
Kot’átková prosegue la sua ricerca sui sistemi che regolano la nostra vita,
contrapponendo loro immagini provenienti dall’universo infantile per supplire
alla mancanza o alla perdita di immaginazione.
La mostra ci accompagnerà per tutta la primavera, trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale di Hangar Bicocca.
Nessun commento:
Posta un commento